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Architettura in Valle d'Aosta vol.3

Architettura in Valle d'Aosta vol.3

dalla riforma al XX secolo

Cartonato con sovraccoperta plastificata a colori inserito in elegante astuccio grigio, formato cm 18x25, pagine 400
ISBN 978-88-8068-692-7
Disponibile in libreria

 


La Valle d'Aosta da area centrale a provincia periferica 1520-1900

La trasformazione dell’antico ducato sabaudo in stato moderno, avviata già da Emanuele Filiberto nel corso del XVI secolo, impone il pagamento di un prezzo altissimo a diverse regioni che, prima organicamente inserite nella compagine statale, si trovano improvvisamente proiettate in aree e situazioni del tutto marginali. La Valle d’Aosta, da zona di transito centrale, canale di collegamento privilegiato di molti traffici internazionali europei, è relegata al ruolo di provincia periferica: sorta di marca di confine ai limiti di un nord tendenzialmente protestante; regione francofona nel momento in cui la politica dello Stato assume definitivamente un orientamento italocentrico.
Naturalmente il tempo non si ferma e le trasformazioni coinvolgono anche il paesaggio ambientale e architettonico. Il Barocco si impone però in tono minore: diffuso ovunque e onnipresente, ma sempre in forme semplificate e riduttive, vede l’avvicendarsi di intere generazioni di capomastri, muratori, carpentieri, intagliatori, valsesiani, biellesi, ticinesi. Dopo due secoli di evoluzione a ritmi rallentati, senza possibilità di paragone con le altre aree europee, la crescita sembra riprendere tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. È solo da questo momento che la Valle d’Aosta comincia a trasformarsi in regione moderna, e in un primo tempo solo lentamente e pagando il prezzo della perdita progressiva del proprio passato.


INDICE

PARTE PRIMA: LA RIFORMA E LA CONTRORIFORMA DAL 1520 AL 1650

1. DAL GOTICO FLAMBOYANT AL RINASCIMENTO CLASSICISTA:
LA TORRE DI SAINT-GILLES E LA FACCIATA DELLA CATTEDRALE DI AOSTA

2. GLI ANNI DELLA RIFORMA: L’ARCHITETTURA MILITARE DEL CINQUECENTO

3. LA PERMANENZA DEI MODELLI TARDOGOTICI NELL’ARCHITETTURA
DEL XVI E DELL’INIZIO DEL XVII SECOLO

4. DUE MONUMENTI MANIERISTI: LA CHIESA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE
A PONT-SAINT-MARTIN E PALAZZO RONCAS AD AOSTA

5. IL DESIGN LITURGICO E CIVILE DALLA METÀ DEL CINQUECENTO
ALLA METÀ DEL SEICENTO

PARTE SECONDA: IL BAROCCO E IL ROCOCÒ DAL 1650 AL 1800

6. I NUOVI CONVENTI NELLA VALLE D’AOSTA DELLA CONTRORIFORMA

7. LA DINASTIA DEI FERRO

8. L’ARCHITETTURA RELIGIOSA BAROCCA DAL 1650 AL 1800

9. L’ARCHITETTURA CIVILE BAROCCA DAL SEICENTO ALL’INIZIO DEL SETTECENTO

10. L’ARCHITETTURA CIVILE TARDOBAROCCA E ROCOCÒ NEL SETTECENTO

11. LA FINE DELLE GRANDI COMMITTENZE NOBILIARI: GLI CHALLANT NEL ’700

12. IL DESIGN LITURGICO E DOMESTICO BAROCCO E ROCOCÒ DAL 1650 AL 1800

13. UN ESEMPIO DI PRODUZIONE ARTIGIANA ROCOCÒ IN VALLE D’AOSTA:
GIUSEPPE ANTONIO GILARDI IL GIOVANE


PARTE TERZA: LA PERDITA DELL’IDENTITÀ CULTURALE DAL 1800 AL 1915

14. AOSTA NELL’OTTOCENTO: LA NASCITA DELLA CITTÀ MODERNA

15. LA DISTRUZIONE DEL PASSATO NEL SECOLO DEL PROGRESSO

16. ALFREDO D’ANDRADE E LA SUA CERCHIA ALLA RISCOPERTA
DEL PASSATO: IL NEOGOTICO IN VALLE D’AOSTA


APPARATI

CARTE GEOGRAFICHE
CRONOLOGIA
ABBREVIAZIONI
BIBLIOGRAFIA
INDICE DEI LUOGHI E DEI MONUMENTI
INDICE DEI NOMI DI PERSONA
INDICE GENERALE


CONCLUSIONE

CHE FARE? ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL PROBLEMA DELLA RICERCA STORICA SULL’ARCHITETTURA IN VALLE D’AOSTA
 
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