Recensioni
- La Repubblica
SLALOM TRA LE PAGINE
I GIOCHI SONO DI CARTA
Storie, numeri, personaggi perTorino 2006
Leonardo Bizzarro
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Un volume che non può non scatenare, fra i bene informati, una caccia al gossip: di chi sono le lussuose Dimore di montagna nelle vali di Susa e Chisonefotografate da Adriano Bacchella, con le didascalie di Sisi Cazzaniga e le prefazioni di Giorgetto Giugiaro e Andrea Pininfarina?
Chissà, è certo però che dalle finestre di questi chalet anche i giochi di Torino 2006 acquistano subito un fascino d’altri tempi. - Torino Sette
ABITARE ALLA PIEMONTESE
Un volume sulle case nelle valli olimpicheLa grande, colorata festa sportiva e mondana delle Olimpiadi porta agli occhi del mondo la bellezza delle valli di Susa e del Chisone. Quelle alte, quelle innevate e generose per chi ama gli sport invernali. L’occhio indiscreto e contagioso dei mass media, e in particolare della tv, esalterà le caratteristiche locali, ma non riuscirà a violare la riservatezza di alcuni gioielli di queste montagne.
Lo fa però con eleganza un libro di grande formato: Dimore di montagna nelle valli di Susa e Chisone (Priuli & Verlucca). Si tratta anche un omaggio all’eterna bellezza delle montagne, simbolo della perfetta creazione divina e testimonianza del tenace radicamento dell’uomo. Nel senso che l’architettura alpina delle nostre valli documenta l’antropizzazione del territorio attuata in naturale fusione con l’ambiente circostante. Un filo lega la scelta delle case descritte dalle raffinate immagini di Adriano Bacchella e dai puntuali e reticenti (perchè discreti nel non rivelare particolari di chi le abita) di Sisi Cazzaniga: in queste dimore alpine la tradizione montana e le testimonianze tramandate sono state trattate con grande rispetto dai proprietari delle case fotografate, pur con concessioni a preferenze culturali e stili personalizzati (da quello agreste a quello venatorio a quello etnico). Dallo splendido isolamento, fatto di bianco e silenzi, dei Monti della Luna alle pendici panoramiche dello Jafferau a Bardonecchia, da Sestriere a Cesana, sono 17 le case «violate » ed esaltate nei loro particolarità, nei loro diversi stili.
Gli autori sono però riusciti a far trasparire che nelle pareti di queste case permane l’eco dei riti di un passato rurale, in una natura che certo oggi e più amica e benigna. La fedeltà alla natura è rimasta intatta, anche vissuta con reverenza, rispettosa di un passato che spesso in queste valli viene soffocato dal cemento.