La via della montagna
Un cammino possibile
Segnalato Premio Itas 2009
Recensioni
- Lo Scarpone
La montagna dentro di me - Lo scarpone
Goretta e il mistero della vitaE per concludere, arrivato alla decima “fatica”, con cento acri rimorsi per le tante care amiche disseminate lungo il sentiero, un ultimo nome: Garetta Traverso La via della montagna - Un cammino possibile Priuli & Verlucca, Torino 2008. Qui la moglie di Renato Casarotto delinea fm dalle primissime righe, con grande immediatezza e decisione, la propria fisionomia esistenziale. TI narrare di Garetta non adombra parafrasi, a volte affronta lucide puntualizzazioni, a volte non usa parole, ma scandaglia concetti. Rievoca trasparenze improvvise, però altrove quelle trasparenze le assopisce. In questo mostrarsi (anche se nel libro non c’è nemmeno un’immagine) e narrare denuncia a chiare lettere’ la donna che è, ricca di una forte emotività e di una sua pregnante pietas. In chiusura scrive: “Comprendere, accettare il mistero della vita e della morte non è così facile. Alla morte ci si deve avvicinare come ci si avvicina a una montagna, con riverenza ... E con molta gratitudine verso la vita ... “ Immagini di profonda co’mmovente saggezza con le quali è veramente bello chiudere questa folle scorribanda in biblioteca. - L’Adige
La via della montagna - La Cronaca (edizione di Piacenza)
La via della montagna - Centro Documentazione
La via della montagna - Il Gazzettino
Scalare montagne e uffici secondo Goretta - Il Giornale di Vicenza
L’alpinista scrittrice presenta il suo libro - ilgiornale.it
Harold Bloom, letteratura per molti ma non per tutti - Il Giornale
Tutte le vie portano in vetta
Quello della montagna maestra di vita è, il più delle volte, uno stereotipo retorico. Invece nel libro di Goretta Traverso La via della montagna. Un cammino possibile, l’idea che una «via»non sia solo quella linea immaginaria che l’alpinista traccia su una parete quando la scala, ma un percorso più grande, che ricomprende tutte le vie in verticale e i passi compiuti in orizzontale fra e sulle montagne, emerge con la forza dell’esperienza senza aloni, nuda e cruda, sobria anche nell’entusiasmo. Un percorso fisico e metafisico attraverso montagne reali che l’autrice ha attraversato o salito, talvolta con il marito,uno dei più grandi solitari della storia dell’alpinismo, quel Renato Casarotto scomparso sul K2 nel 1986. - Il Giornale di Brescia
La via delle cime un cammino possibileTutte le manifestazioni della natura sono fonte di insegnamento;quindi sono molte le vie che l’uomo può percorrere perconoscere se stesso: una di queste è la via della montagna, forsela più ardua. La montagna come mezzo per cercarsi o persfuggirsi: la montagna come maestra di vita, ma anche comespazio per avventure grandi e piccole a misura d’autore.
Ande peruviane e patagoniche, Himalaya, Karakorum, Montagne Rocciose, Alpi e non solo. Attraverso il mondo fantastico e severo dei monti – tra ghiacciai e picchi altissimi scintillanti nei giorni di sole, cupi quando scure nubi li avvolgono – l’autrice racconta un viaggio dell’anima, le tappe di un vissuto che hanno contribuito, nella gioia e nel dolore, a renderla una persona più completa, più vera. Un percorso umano, quello di Goretta Traverso, raccontato in «La via della montagna, un cammino possibile» che si incrocia con quello di antiche popolazioni, con le loro leggende e i loro miti ma anche con la simbologia e i riferimenti che la montagna ha avuto nelle diverse tradizioni religiose.
- La regione Ticino
Passa dalla vetta il cammino che porta a sé
“Salire su di una cima, non importa l’altezza, è un po’ come morire a noi stessi […] possiamo distaccarci dalla materialità, dall’emozione, dal possesso e per un attimo comprendere che non c’è separazione tra noi e ogni altro singolo essere vivente: ciò che ci unisce è lo stesso Dio, quella scintilla divina che dimora in ognuno”. Lunga e impegnativa la citazione, perché tale è stato il percorso che ha condotto Goretta Traverso a scrivere queste parole al termine del suo La via della montagna (Priuli & Verlucca, pagg. 272, euro 14.50). Goretta Traverso, vale la pena ricordarlo subito, era la moglie di Renato Casarotto, uno dei più forti alpinisti della scena internazionale, morto nel 1986 durante un tentativo solitario di salita allo sperone sud-sudovest del K2, la seconda montagna della Terra. La storia dell’alpinismo contemporaneo è ricca di mogli e fidanzate in trepida attesa, o angosciata, a casa o al campo base di un qualche colosso himalayano (ne scrisse bene in L’ombra della montagna, Corbaccio, Maria Coffey, moglie del grande Joe Tasker, morto sull’Everest), ma il caso di Goretta Traverso fu un po’ diverso, se non altro perché con Casarotto salì il Gasherbrum II, nel 1985, prima donna italiana in vetta a un Ottomila. Il “cammino possibile” di cui narra questo libro ha un andamento a ritroso e circolare. Dai piedi del K2, indietro alle tante salite straordinarie di Casarotto – i concatenamenti invernali sulle Alpi, le nuove vie sulle Ande o al McKinley, in Alaska – al trauma del 1986; per ritornare, con un lento, doloroso e non rettilineo cammino verso di sé, al piede della montagna dove tutto era parso finire, perso per sempre. Forse il chicco di grano morto per dare frutto è ciò che si rivela nella densa narrazione di Goretta Traverso: un appena accennato orizzonte spirituale, che di pagina in pagina si va confermando, fino a diventare la vera ragione d’essere delle montagne a cui si dedica così tanto di una vita. Pellegrina in luoghi di simbologia e sacralità universali (dalle sorgenti del Gange al monte Ararat) questa donna uscirà dalla condizione di incompiutezza, di vedova, accettando la diversa presenza di chi si è pianto per perduto. Il tesoro di esperienza vitale accumulato negli “anni-Casarotto” si dispiega così nel rapporto nuovo e sereno con ciò che la vita prende e dà. “E non importa il numero delle vette salite o le difficoltà superate”. Importa la montagna, verso la quale è andata mossa “da un atto d’amore e di fede verso la vita”. - Il Gazzettino
Le sfide di Goretta Traverso e Andrea Stella - Rivista della montagna
Un cammino possibile - Lo Scarpone
La via della montagna. Un cammino possibile - Alpinia.net
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La figura femminile legata agli alpinisti più famosi spesso è legata a quella di una sorta di Penelope, che a casa attende trepidante il ritorno del marito o compagno, sempre assalita dal terrore di una chiamata tremenda da parte del team del proprio caro...
Goretta Traverso, la vedova di Renato Casarotto, ha sempre accompagnato il marito almeno fino al campo base, con lui ha anche condiviso molte scalate e persino un 8000, il Gasherbrum II, mai ha avuto l'atteggiamento passivo e rassegnato della vedova in pectore.
Anche lei, purtroppo ha però dovuto subire il grande dolore della perdita... in questo libro, che troviamo veramente appassionante ci mostra appunto la via della montagna e quanto essa ci può mostrare e insegnare.
Tutte le manifestazioni della natura sono fonte di insegnamento; quindi sono molte le vie che l’uomo può percorrere per conoscere se stesso: una di queste è la via della montagna, forse la più ardua. La montagna come mezzo per cercarsi o per sfuggirsi: la montagna come maestra di vita. Ande peruviane e patagoniche, Himalaya, Karakorum, Montagne Rocciose, Alpi e non solo. Attraverso il mondo fantastico e severo dei monti – tra ghiacciai e picchi altissimi scintillanti nei giorni di sole, cupi quando scure nubi li avvolgono – l’autrice racconta un viaggio dell’anima, le tappe di un vissuto che hanno contribuito, nella gioia e nel dolore, a renderla una persona più completa, più vera.
Un percorso umano che si incrocia con quello di antiche popolazioni, con le loro leggende e i loro miti ma anche con la simbologia e i riferimenti che la montagna ha avuto nelle diverse tradizioni religiose.
Leggere questo libro non è solamente percorrere ascensioni e vie, pur belle e affascinanti, ma vivere un cammino dello spirito, attraverso la catarsi del dolore della perdita immensa, la vittoria sulle proprie angosce e insicurezze, la sfida per una vita rinnovata, tutto accompagnato con un guardarsi intorno rispettoso e interessante sugli ambienti e i popoli con i quali essa è si è trovata in contatto.
Ande peruviane e patagoniche, Himalaya, Karakorum, Montagne Rocciose, Alpi e non solo. Attraverso il mondo fantastico e severo dei monti – tra ghiacciai e picchi altissimi scintillanti nei giorni di sole, cupi quando scure nubi li avvolgono – l’autrice racconta un viaggio dell’anima, le tappe di un vissuto che hanno contribuito, nella gioia e nel dolore, a renderla una persona più completa, più vera. Un percorso umano che si incrocia con quello di antiche popolazioni, con le loro leggende e i loro miti ma anche con la simbologia e i riferimenti che la montagna ha avuto nelle diverse tradizioni religiose.
Sommario
Il richiamo del grande monte
In cammino verso la montagna
Accettazione di un percorso
Andare verso la montagna con animo aperto
Di fronte alla montagna
Montagna forza che unisce
Ai confini tra due realtà
Passaggio in prospettiva
La triplice natura della terra indiana
Guardare le giulie con gli occhi del cuore.
Entrare in altre dimensioni di sé
Ritorno al monte